Um cenno a parte merita la secrezione vaginale lubrificante, che inizia pochi secondi dopo una quasiasi stimolazione sessuale (a seguito di sollecitazioni mecaniche la dona "si bagna" come nel caso di suggestioni erotiche mentali). Il materiale è di tipo mucoso e appare sotto forma di minutissime gocce lungo la rugosità dela vagina. Crescendo la tensione sessuale, le gocce divengono più consistenti, fino a congiungersi per rivestire tutto l'organo fatta accezione per la zona che circunda il collo dell'utero, esattamente come accade sui vetri delle finestre quando inizia a piovere.
Il quale modo il fenomeno si svolga non è chiaro, per cui le supposizioni avanzate fino a oggi vanno accolte com reserva. Resta appurato che,donna è pronta al coito a brevissima distanza dal momento in cui è sottoposta a stimolazione erotica. L'organo emette in continuità cellule dalla caratteristica conformozione, dovute alla desquamazione dell'epitelio.
Pregiudizi sulla vagina. La vagina ha dato luogo, nel tempo, a vari pregiudizi concernenti, in particolare, le dimensione. Si retengono deludenti gli organi ampi per costituzione e quelli dilatati a seguito di parti ripetuti, male assistiiti, o che hanno richesto l'uso del forcipe, in quanto renderebbero meno soddisfacente il raporto. Ciò e vero in parte quando si tratta di un rapporto fisico privo della necessaria componente spirituale, ma se questa esiste, il sodisfacimento nen può essere incrinato da una questione di centimetri.
I testi della letteratura erotica indiana, dividono femmine e maschi in base ale misure, consigliando l'accoppiamento tra soggetti dei medesimo "grado", al fine di raggiungere la "samana", o unione perfetta.
Oggi, quando l'inconveniente porta problemi, la donna può ricorrere con modesta spesa alla chirurgia plastica che tuttavia, restringe soltanto l'ingresso della vagina. Si è giunti perfino a dotare dell'organo donne che, per malformazione, ne erano prive dalla nascita, mediante trapianto di um tratto di intestino, con risultati notevolmente positivi.
Lutero sono incaricato di ospitare l'uovo fecondato, di assecondarne lo sviluppo durante il periodo della gravidanza e, infine, di dare luogo al parto, l'utero o matrice ha forma di pera rovesciata, con larghezza masssima di 5 cm e lunghezza media di circa 7 cm.
Questo ultimo è fissato nella parete anteriore alta della vagina, nella quale sporge l'estremità chiamata "muso di tinca", que è munita di una fessura traversale (orifizio uterino esterno) compresa fra due labra: tale fessura è chiusa da um grumo denso e vischioso detto "tappo mucoso". La faccia anteriore è in relazione con la vescica e quella posteriore con l'intestino retto.
All'irrorazione sanguigana provvedono le arterie e le vene uterine che formano nella sua parete un imponente intrico. Le terminazioni nervose hanno le stesse origini di quelle vaginali e sono particolarmente fitte nel "colo" che, di conseguenza, è molto sensibile alla stimolazione da parte del maschio.
Internamente l'utero è cavo. La "cavità uterina", di sezione pressappoco triangolare, comprende il "canale cervicale" a forma di fuso che attraversa la cervice, e la cavitá uterina propriamente detta che la sovrasta. In corrispondenza degli angoli della cavità, si inseriscono nell'utero le tube uterine che possono essere penetrate dagli spermatozoi nella loro corsa verso l'uovo o da quest'ultimo nel senso inverso.
La cavità uterina è rivestita di una mucosa, l'endometrio riccchissima di ghiandole, vene e minuscule arteire, nella quale si annida l'uovo fecondato. L'endometrio, come abbiamo visto viene parzialmente ri mosso dalla mestruazione e poi rigenerato stto l'impulso degli ormoni ovarici.
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