Educazione sessuale
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sexta-feira, 18 de março de 2022
SESSUALITÁ - RELAZIONI TRA UTERO
sábado, 5 de março de 2022
LA SECREZIONE VAGINALE
terça-feira, 15 de fevereiro de 2022
COME AGISCONO LE PILLOLE
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sexta-feira, 3 de dezembro de 2021
LE DEVIAZIONI SESSUALI
sexta-feira, 26 de novembro de 2021
IL CONCEPIMENTO
terça-feira, 2 de novembro de 2021
LA MATERNITÁ
La maternitá sono fini biuologico della vita sessuale femminile. Ogni essere vivente, planta o animale, e quindi l'uomo, obbedisce, più o meno inconsciamente, ad alcune immutabili leggi biologiche; le più ferree sono forse quelle concerneti la riproduzione. Ad assicurarne l'adempimento, la natura ha configurato l'attività sessuale sotto forma di una necessità inprescindibilie e cosi sentita dea far superare, in molte specie, ostacoli apparentemente o affrontare sacrifici e sofferenze per soddisfarla.
Molti animali compiono, infatti, lunghiassimi viaggi, superano montagne, traversano oceani e sopportano mcondizioni proibitive, instancabilmente tesi alla finalità reiprodutiva imposta dall'instinto, che è uno dei mezzi più potenti di cui la Natura disponga. L'uomo, pur idealizzando nell'amore gli impulsi dell'istinto, si comporta spesso in modo analogo.
Come in tutte le leggi biologiche, l'interesse dell individuo non conta di fronte a quello della specie, per cui l'appagamento individuale à del tutto contingente. Si verifica, cosi, ad asempio, che la donna poò essere resa madre anche se non trae piacere dall'amplesso, anche se lo rifuta mentalmente e fisicamente.
Se per ogni animale avere prole è fonte di soddisfazione più o meno cosciente, per l'essere umano il figlo assumono importanza oltre che sul piano istintivo, su quello affetivo e sociale. L'essere padre, presso i romani, era condizione essenziale per il riconoscimento di alcuni diritti civili, ma ancora oggi è l'aspirazione di ogni uomo, e in particolare di coloro che sentono di poter raggiungere lo scopo della vita solo con l'adempimento del dovere verso la specie. Un acesso in questo senso, nelle regione agricole era considerato fino a non molto tempo addietro un autentico patrimonio familiare. Era invalsa, per di più una vara "caccia al maschio" che, se nei ceti sociali priviliegiati doveva garantire la discendenza, in quelli poveri era vista sotto il profilo del futuro contributo al sostentamento della famiglia.
Le femmenine, invence, erano accolte come una calamità perche avrebbero prodotto meno lavoro e richiedevano l'accumulo di una dote, causa questa di sordidi mercanteggiamenti. Milione di donne ancora in vita si sono sentite per anni e anni rimproverare la "colpa" del loro sesso per puri motivi economici.
A parte le preferenze per il sesso dei figli, la coppia moderna dovrebbe anzitutto desiderare una creatura che sublimi i suoim logami appagando nel contempo l'innato bisogno di sapérsi continuata nel tempo. Queste esigenze non sono sentite da tutti in uguale misura; per questo, gli eventi casuali sono dannosi sia per i genitori che per il bambino. Poche cose sono puù triti di un bambino non voluto e quindi atteso senza gioia oppure, addirittura, come il frutto di uno spiacevole incidente. Una pertenza responsabile, alla quale si può accedere è una sana premessa per riuscire a gradire il figlio nel suo intrinseco significato e quindi indipendentemente dal sesso, como vogloamo le leggi naturali. Prima di prendere una decisione, é bene, comunque, che i futuri genitore rifletano a fondo e poi riflettano ancora, senza la minima indulgenza all'ottimismo, poiché il primo figlio modifichera la loro vita più quanto un'1accurata previsione lasci immaginare, vincolandoli a obblighi ben precisi che sarebbe anacronistico sottovalutare.
La natura non bada alle formalità giuridiche ma ale finalità biologiche e per assecondarle siavvale di tuti i mezzi e di chiunque, compresa la donna nubile, in passato, la "ragazza-madre" veniva indicata al pubblico scherno e disprezzo insieme con la sua creatura e, nel contempo, era oggetto di umilianti gesti di conformismo pietiistico che non le giovavano certo di più . Oggi, nel Paesi più evoluti, si tenta di porre rimedio agli errori più grossolani per consentire alle donne nublili di svolgere il loro ruolo di madre con il modesimo grado di dignità delle donne conjugate. Altrove e purtroppo anche in Italia, fatta eccezione per gli ambienti intellettualmente molto avanzati, per la madre sola le cose non sono cabiate nella sostanza. La dona nubile, nonostante alcune apparenze possano indurla a pensare il contrario, e nonostante le parole rassicuranti che le vengono elargite durante la gravidanza, se desidera un fiuglio dovrà poi rassegnarsi a transcorrere assieme a lui una vita difficile in tutti sensi, sarà costretta a lotare isolata e non potrà contare sulla benché minima assistenza o solidarietà da parte della collettività.
Nicéas Romeo Zanchett
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domingo, 10 de outubro de 2021
LA PREDISPOSIZIONE SESSUALI
La donna ha un'ossatura minuta nella quale la ristretteza delle spale piuttosto nella quale la ristrettezza delle spale piuttosto spioventi è accompagnata da un proporzionale allargamento del bacino. Inoltre, le ossa delle braccia sono leggermente rientranti alla giuntura del gomito e, non di radom, quelle gambe all'altezza del ginocchio. Piedi e mani sono piccoli e di form allungata. Le dita sono affusolate e le unghie strette.
La relativa debolezza della musculatura e il marcato sviluppo dei tessuti adiposi completano la sintesi dell'apetto femminile. A parte le mammele, la donna ha infatti depositi digrasso non riscontrabili nell'uomo: quelli dei fianchi, dei glutei, del ventre e delle cosce che la inducono a camminare ancheggiando; quelli che rivestono le vertebre sacrali e l'attaccatura fra dorso e collo; quelli dell'addome e della regione mammaria. esclusivamente femminile è infine la predisposizione alla cellulite che rende ancora più pronunciate le rotondità quando à incipiente, tendendo poi a provocare deformazioni che culminano nella steatopigia.
Nell'uomo, l'ossatrura è robusta: le spalle sono larghe e squadrate e il torace è amplo e si allunga a forma di tronco di cono collegandosi a un bacino stretto e corto. La braccia sono diritte mentre le gambe tendono a divaricarsi verso l'esterno all'altezza dei ginocchi o delle tible. Le mani sono forti e le dita hanno polpastrelli squadrati e unghie larghe. La muscolatura è robusta e influenzata dalle attività lavorative e sportive che determinano sproporzioni anche ri levanti, non indicative dal punto di vista sessuologico. Esplicativa e a lungo è invece la distribuzione dei tessuti adiposi che, pur variando anch'essi secondo le attività del soggetto, vel maschio maturo non devono corrispondere a quelli femminili. La presenza di cuscinetti adiposi localizzati in senso femminile, non depone a favore della virilià dell'uomo. L'unico punto in cui esso ha un deposito di prasso più spesso di quello della donna è sulla nuca, sopra le prime vertebre cervicali. Indicativa sarebbe la quantità del tessuto adiposo alla radice delle braccia e delle gambe: la virilità sarebbe tanto maggiore quanto più il secondo è sottile rispetto al primo.
La epidermide e pelositá em la cute della donna è più sottile e i peli fini e radi. Più fini sono di solito anche i capelli e i peli ascellari femminili: i primi meglio delimitati che nell'uomo tanto sulla fronte che sulle tempie, crescono più rapitamente e si rigerano con facilità. Salvo rare accezioni, le donnesono refrattarie alla calvizie como dei resto gli eunuchi.
I peli ascellari hanno significato sessuologico: se sono robusti, abbondanti, lunghi e arricciati denunciano un temperamento erotico vivace. La donna è priva di pelo addominali e dorsali mentre quelli delle braccia e delle gambe sono più lievi e sparsi. La pelosità maschile sugli arti e sul tronco non è sicuramente proporzionale alla virilità como molti credono ma è anche una prerogativa razziale: alcune razze di pelle chiara o scura ne sono quasi prive nonnostante gli uomini siano virilissimi. Considerando i soggetti della medesima razza, tuttavia, si púò riconoscere che un nesso tra pelosità e virilità è effettivo.
Nella regione del bacino, la donna manca solitamente di peli sulle cosce verso l'inghine e sul ventre; pochi o assenti anche attorno all'orifizio anale. Per quanto riguarda i peli pubici, quando nella parte centrale risalgono verso l'lombelico, costituiscono un segno di mascolinizzazione che, in ogni caso non à mai isolato e neppuere il più palese.
Nell'uomo, invewnce, i peli pubici iniziano sulle cosce sotto l'inguine, circondano il pene e l'attaccatura dello scroto continuando in basso più o meno folti fino all'ano e in alto verso l'ombbelico. Una particolare consistenza della losanga ascendente è indizio di accentuata mascolinità specialmente se essa si congiunge con la pelosità addominale.
Le ammelle tra i caretteri sessuali secondari, le due ghiandole sono nella donna il più saliente dal punto di vista estetico e fisioogico dato il ruolo vitale che svolgono nella maternità. Anche l'uomo ne è fornito ma nonostante siano, in scala, uguali a quelli femminili, nell'uomo sono organi considerati inattivi: salvo in casi patologici, hanno piccole dimensioni, sono prive di rilievo e sorvente circondate da peli.
Sviluppo e consistenza delle mammele femminili, variano secondo il soggestto e l'età, durante il ciclo ovarico, la gravidanza, l'allttamento, ein dependenza di altri fattori normalmente ormonali ma tavolta di origine sconosciuta. L'aumento di volume più spettacolarmente segue il parto, quando inizia la secrezione lattea.
L'epidermide mammaria è assai più delicata di quella cirsostante e non di rado lascia trasparire il reticolo delle vene. Al contro della mammella si erge una formazione di colore scuro, il capezzolo, circondata da una zona tondeggiante ricca di rilievi e di colore un poco più lieve donominata "areola ammmaria". Il capezzolo contiene 10-20 minuscule aperture che gli conferiscono una caratteristica rugosità, nelle quali soccano i "dotti lattiferi". Questi canali derivano da altrettante specie di ampolle che si formano quanto inizia la produzione del latte al cui immagazzinamento sono destinate; dale ampolle partono a loro volta dei condotti secondari che vanno ad attingere elle ghiandole destinate alla secrezione lattea denominate "lobuli". Tra i lobuli si inserisce il tessuto adiposo che li riveste anche esternamente.
Le mammele in funzione erótica. La epiderme ha la massima sottigliezza oresso l'areola alla quale fanno capo fasci di fibre elastiche e musculari che formano il "muscolo areomamilare". Contraendossi sotto stimoli sessuali opure al momento dell'allattamento, tale muscolo provoca l'erezione del capezzolo. Dal lato eotico, è sensibile in ogni sua parte date le connessioni nervose con l'apparato genitale. La più lieve carezza fa reagire il capezzolo che grazie anche al corpuscoli sensitivi di cui è dotato, si inturgidisce. Insistendo o, meglio, praticando la suzione, molte donne vengono portate a livelli di tensione erotica elevati e perfino all'orgasmo. Il fenomeno può verificarsi anche durante l'allattamento facendo insorgere nelle madri più apprensive un ingiusto senso di colpa; gli specialisti consigliano di considerarlo un fatto naturale al quale non dare peso.
Molte donne hanno più di due mammelle. La mammmelle sono soggette a disturbi di vario genere al pari tutte le altre ghiandole. Uno di questi è l'eccessivo sviluppo che, quando è precoce, è dovuto a disfunzioni delle ovaie e si cura agevolmente. Negli altri casi, che possono coinvolgere anche un solo organo, è talvaolta arduo risalire elle cause e coltanto un intervento chirurgico riesce a riportare il volume alla normalità.
Tra le anomalie congenite sono rare l'essenza di areola o di capezzolo ma è curioso constatare quanto sia difusa e nel contempo poco nota la presenza di capezzoli e mammelle in soprannumero. Secondo autorevoli fonti, almeno una donna su cento ha di due capezzoli o più di due mammelle: i capezzoli supplementtari sono situati, di solto, alcuni centimetri sotto queli normali, verso l'interno del petrto, e sono privi di tessuto mammario oppure questo à scarso. Quelli posti verso l'esterno e perfino sotto le ascelle, fanno parte de vere a proprie mammelle abbastanza sviluppate che seguono l'andamento degli organi principali anche nel corso dell'allattamento. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, tal casi non presentano pericoli per la salute e vanno considerati delle eccezioni. Gli scienziati li collocano nel contesto di studi che si riallacciano all'evoluzione della specie e per questo vengono definite "anomalie reversive"
Nicéas Romeo Zanchett
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