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segunda-feira, 13 de setembro de 2021

LA CRISI DELL'ISTITUTO MATRIMONIALE NELLA CULTURA MODERNA

 


          La relazioni extraconiugali esistono da quando esiste il matrimônio. Sono improntate a una maggiore variabilitè: possono essere serie e leggere e avere epiloghi lieti oppure tragici: in traghedia finivano talvolta in passato, quando ledevano "l'onore" di un  uomo. Uno dei primi legami del genere è naturalmente mitologico. "Afrodite", moglie di Efesto, nell'afresco pompeiano abbraccia teneramente  "Ares", il dio della guerra suo amante. Il fedeli raffiguravano la Dea dell'Amore di solito in sua compagnia, ignorando il legittimo consorte. 

Afrodite e l'amante Ares
         Gli sptulibri, i contrasti conjugali delle singole coppie, s'inseriscono in un quadreo di crisi più vasato. Il matrimonio sta perdendo la sua strutura tradizionale, di cellula sociale culturale ed  economica, su cui apoggiava la continuità. 
           All'interno del matrimonio i vecchi ruoli si sgretelano sotto l'urto delle contraddizioni e delle critiche di sono la sede. In parrticolare la funzione femminile di "angelo del focolare", è pilastro della conservazione della famiglia, è distrutta per via della produzione industriale, che richiede sempre nuove forze lavorative e per via dell'attuale presa di coscienza da parte delle donne. Tale presa di concienza le porta a contestare l'assenteismo e lo spirito di sottomissione delle loro antenate casalinghe e ad esigere il rispetto e un trattamento egualitario, inerente alla loro condizione di membri attivi della comunità. Gli attacchi, a cui i mariti sono in questo momento soggetti, determiniano reazioni di tipo diverso a seconda  dei casi, ma servoono comunque a smuoverli dagli schemi e dalle posizioni in cui si erano adagiati. 
               La famigli, nel momento stesso in cui si trasforma da famiglia partriarcale qual'era a nucleo  ridotto (solo la coppia e un numero limitato di figli), si estende ad accogliere una quantità di relazioni com l'esterno, centrate su ciascuno dei suoi appatenenti. Fra le classi benestanti, non solo i genitore sono oberati di impegni, che li occupano sia durante gli orari di lavoro sia nell'ambito del tempo libero, ma i figli stessi, a cominciare dal'età di 3 anni, articolano la loro giornata in una serie di impegni sociali, che vanno dalla festicciola a casa del coetaneo alla lezione d'inglese o al corso di nuoto. 
          Anche a livello di proletariato, le attività lavorative separano i coniugi per la maggior parte del tempo l'uno dall'altro ed entrambi dai filgi, per i quali ci si appoggia sempre più, delegando i compiti educativi alle possibilità di sistemazione (scuole, doposcuola, refezioni, collegi) offerte dallo Stato. 
           Per tutti, anche nei momenti in cui sussiste la vicinanza fisica, c'è di mezzo l'interferire contiunuo del telefono, della radio, del giornale o, come minimo, della televisione. 
             La ricerca del guardagno per soddisfare crescentti bisogni, indotti dalla pubblicità, la necessità di spostamente a distanze sempre maggiori; il dover seguire con l'attenz\ione argomenti e questioni sempre più numerosi, portano a fare tutto di corsa, a vivere in modo affrettato e distratto anche la própria vita matrimoniale e famigliare, cosicchè  i due partners finiscono per non comunicare. I contrasti in tali condizioni, non hanno la possibilità di appianarsi, ma ingigantiscono e scoppiano a volte unicamente per lo stato di nervosismo e di perene agitazione in cui si dibatte la personalità. L'unione della coppia è resa formale e inconsistentye dalla insufficienza e superficialità dei contatti. La delusione che ne deriva, induce a scaricare le tensioni sulla persona del conuge, anche se i motivi non dipendono da lui. Cosi il matrimonio è continuamente sull'orlo della rottura. 
               Risulta evidente che le coppie che a forza di buona volontà riescono a contenere le falle e a mascherare le contraddizioni che continuamente esplodono all'interno della famiglia, finiscono per logare se stessi e le basi concrete della loro unione. 
           In un'epoca di generale confusione, consigliare dei rimedi vorrebbe dire avere chiare le direzione in cui la nostra civilità si sta avviando, e sapere in anticipo quli srano i principi morali e sociali, destinati a sostituire quelli utilizzati sino a qualche generazione fa. Circa il nostro futuro à possibile  fare solo qualche sopposizione e il prasuppsto, che punta sul'idade di coppia come ancora per la maggior parte della popolazione e sollecita in tal senso gli sforsi, in modo da attuario il più armonicamente possibile, è controbattibile. 
               Tenedo comunque fermo questo concetto ideale di coppia, è necessario fare subito un'osservazione: non esistono remedi, che si applichino a tutti, cosi come nos1esistono fattori di crisi in assoluto. Si è visto a questo proposito come di debba distiguere crisi da crisi e come talvolta la stessa crisi, riconsiderata a posteriori, abbia prodotto un bebefico apporto di stimoli rispetto ad una relazione, altrimenti destinata alla atanchezza e alla superficialità. 
            Si è visto anche come identici elementi agiscano a favore o a sfavore dell'equilibrio coniugale: la prestanza o l'assenza del figlio può provocare tanto un disturbo quanto un consolidamento dell'unione dicoppia, cosi come l'infedeltà, nelle sue diverse modalità di realizzazione, può assere un fatto risolutivo tanto nel senso  della prosecuzione quanto nel senso dell, interruzione del matrimonio. Le stesse facilitazioni che la convivenza offre alla regolare continuità nei rapporti sessuali, risultano a volte controproducenti, cosi da richiedere che un qualche ostacolo si frapponga a rinnovare gli stimoli e l'interesse. Molti matrimoni si mantenegono, anche se non rispondono alle esigenze erotiche e psicologiche della coppia, in quanto si appoggiano a scopi sottostanti, di arriscchimento o di arrivismo, che in personalità deformate, hanno sostituito bisogni piu fondamentali. 
           I singoli casi si presentano dunque con carateristiche estremamente varie: nell'impossibilià  di scendere a illustrazioni troppo particolari, ci atterremo ad alcuni tipi di risoluzioni, dai quali si potranno trare norme generiche per l'eventuale superamento di uno stato di crisi. 
           Il divorzio è laoncluzione definitiva di un matrimonio, construito su un errore di fondo. É senz'altro consigliabile; anche se reso più problematico dalla presenza dei figli, quando la convivenza, inaccettabile per entranbe le parti, determina un rapporto logorante, carico di tensioni, di odio, di infelicità. Se la scelta è avvenuta in circonstanze di immaturità e di impreparazione, se i vantaggi che ne derivono sono minimi, sproporzionati rispetto ai bisogni insoddisfatti, se il clima è tale che ogni nuova aggiunta concorre a caratterizzarlo in senso negativo, l'unione legale, nos rivissuta dai coniugi, è priva di significato e di giustificazione. 
            Quando invence il livello di tensione, momentaneamente reggiunto, é grave, mas la coppia ha goduto in passato di un'armonica completezza e ne conserva un positivo ricordo, può essere utile un periodo di separazione, che interrompa il concatenarsi negativo degli eventi. Vivendo afdfiancati i coniugi in crisi sono coinvolti di continuo in un succedersi  di urti, di ostilità, di offense, di rivendicazioni. Senza riuscire emotivamente dai priori particolari punti di vista, giocano come i bambini a tormentarsi e a farsi dispetti. Lontani e rilassati, potrebbero riconsiderare con più calma e chiarezza, le proprie responsabilità e quelle dell'altro, valutare la prospettiva di una vita da soli e l'importanza del legame col conuge. 
          Lutilità della riflessione singola, della discussione e autocritica a due, rischia di perdersi se non segue immediatamente l'applicazione delle eventuali modifiche, che i dati emersi hanno fatto risultare necessarie. Una volta cioè che il marito ha scoperto il proprio attaccamento per la moglie insieme alla propria riprovevole trascureteza nei suoi confronti, deve sforzarci di cambiare, con lei, che nel frasttempo, a causa del suo bisogno di essere oggetto di attenzioni, É andata raffeddandosi nei  suoi riguardi.
          L'analisi della situazione può portare a localizzare i problemi tanto a livello sessuale quanto a livello psicologico o sociale. Una disarmonia sessuale ad esempio, deternimati della iperssesialità di um conjuge che si accompangna ad un partner, che, o per inibizione o per caratteri costitutivi, non vi corrisponde, è risolvibile con un compromesso. Tramite una documentazione sulle tecniche di rilassamento ed eccitamento più efficaci, o la richiesta di consulenza presso centri medici appasiti, i conjugi  saranno in grado di transformare parzialmente le rispettive posizioni. 
         Se invece il disturbo proviene dalle interferenze ambientali (suoceri, parenti, amici). La coppia potrà cogliere l'occasione di un viaggio per ristabilire le corrette distanze nei confronti di quelle persone, le cui influenze risultano negartive. La figlia o il figlio, eccessivamente dipendente dai genitori, potrà dopo l'assenza, fissare con essi rapporti meno frequenti e più chiari. 
           Modificarsi nel propri comportamento, quando le styruture del carattere si sono irrigide lasciando un'impronta incancellabile nel raporto conjugale e nelle singole personalità, richiede uno sforzo di volontà e un impegno notevoli.  Evitare gli errori, prevenire la crisi è certo molto più simplice. 
            Innanzitutto, al momento della scelta definitiva del proprio compagno, occorre analizzare profondamente sé stessi in raporto con l'altro e la coppia che ne verrà Le aspettative inerenti al matrimonio devono assere aderenti alla realtà e i preliminari del corteggiamewnto coerenti a tale aderenzi: non serve, per raforzare l'opera di persuasione, vreare delle ilusioni, che non si è in grado di mantenere. É auspicabile che l'inizio della attività sessuale avvenga con una dispozizione alla gradualità e  all'autocontrollodi fronte elle esigenze dell'altro. Um marito, ad esemplo, che abbia saputo contenersi avviando la compagna, più inesperta ed inibita, ad adattarsi e a rispondere spontaneamente, invence di sforzala secondo i propri impulsi, riesce col tempo a sbloccaria del tuto o comunque ad evitare che le sue inibizioni si fissino in una forma di frigilità.
           La costanza dell'interessamento, la tolleranza reciproca anche a livello del carattere, l'abitudine a discutere insieme qualsiasi questione che riguardi la coppia, sono le condizioni che permetteranno ai coniugi di godere di un affiatamento produtivo e di una concordanza profonda. 
             Ma sopratuto, come abvbiamo già, é indispensabile abolire, sia nei maschi che nelle femmine, quell'assurdo senso di antagonismo che da sempre ha posto i due sessi su fronti diversi, costigendoli a guardarsi come rivali in totta anzichè come esseri complementari che si rivercano per completarsi reciprocamente. 
              Superare tuto questo non è facile, richiede capacità di riffessione oltre noi stessi, cosi come ci hanno abituato ad essere, e buona volontà nell'autocritica; ma è certo che dobbviamo ten tare se vogliamo risolvere questi problemi. 

Nicéas Romeo Zanchett 
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