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sábado, 4 de setembro de 2021

L'APPARATO GENITALE FEMMINILE

 


         Gli apparati genitali femminile e maschile, il cui fine è mantenimento della specie attraverso la procreazione, sono constituíti da organi esterni e interni. Tutti partecipano diretamente o indiretamente a tale scopo: alcuno suniscono notevoli modificazioni durante l'eccitamento sessuale o in concomitanza con le massine sensazioni di piacere (orgasmo); altri rimangono più o meno indifferenti. I primi sono i più sensibili elle stimolazioni erotiche e dano origene allo stato di tensione voluttuosa che prelude al coito. 
             La formazioni anatomiche esterne della dona sono riunite nella vulva, definita anche "pudendo muliebre". Quele interne comprendono: vagina, utero, tube interne e ovale. 
              É l'orgasmo che reagisce maggiormente nella fase iniziale del rapporto sessuale, favorendo nella donna le condizioni psiquiche ideali per l'accoppiamento e, localmente, predispónendo la vagina ad accogliere l'organo maschile. Comprende il Monte di Venere, le grandi labra, le piccole labra, le ghiandole di Bartolino, il clitoride e il vestibolo della vagina. 
                La parte più esternaè il Monte di Venere, accumulo di tessuto adiposo posto sopra le ossa pubiche, ricoperto di peli ricciuti nettamente delimitati verso l'altoin modo da assumere la tipica disposizione a triangolo copovolto. 
          Grandi labbre sono due pieghe cutanee che vanno dall'estremità inferiore del Monte di Venere verso l'ano ; a gambe ravvicinate combaciano proteggendo le delicate struture sottostanti. In alto sono unite mentre nell'estremità opposta possano anche assere disgiunte; in questo caso terminano assittigliadosi. La cute della faccia esterna è di colore scuro e rivestita di peli: procedendo all'interno, la pelosità diminuisce fino a cessare e la cute diviene progressivamente più sottile e rosea. 
         Stimolatye, le grandi labbra delle done che non hanno mai partorito (nullipare), si sollevano lievemente. Crescendo la tensione sessuale si inturgimento e tendono a scoprire l'orifizio della vagina. Dopo l'orgasmo, ritornano allo stato normale ma, in caso di insoddisfazione, rimangano turgide anche per ore indipendentemente  dalla persistenza dello stimolo sessuale. Nelle donne che hanno già avuto figli (pluripare), le reazioni sono tanto meno importanti quanti più sono stati i parti: turgore e spostamente divengono minimi. 
         La piccole labbra sono situate immediatamente sotto le grandi labbra, delimitano il "vestibolo della vagina" e sono chiamate anche "ninfe". Constano di due pieghe cutanee delicatissime e rosee, sempre umide, sottili nella bassa e via più spesse verso l'alto: qui si uniscono dopo  avere circondato il clitoride del quale formano il prepuzio e il frenulo. L'interno è ricco di vasi sanguini e quindi i due organi sono suggfetti a rispondere notevolemente alle sollecitazioni erotiche di quasiasi tipo, anche soltanto cerebrali. Il loro diametro, infanti, può raddopiare3 e anche triplicare e la loro erezione è tale da facilitare il sollevamento delle grandi labbra.
            Le vestibolo della vagina é lo spazio di forma ovale delimitato dalle picole labbra, che comprende anteriormente lo sbocco dell'uretra - il canale che porta l'urina all'esterno - e, verso il centro, l'orifizio della vagina. 
            Nella parte altya, ospita internamente i "bulbi del vestibolo" che grazie al tessuto cavernoso di cui sono costituiti - um tessuto spugnoso che può riempirsi di sangue in pressione e perciò "gonfiare" -, subiscono un'erezione a seguito di adequato stimolo sessuale e, nella parte bassa, le ghiandole di Bartolino. I primi cingono la vagina con un anello estremamente robusto e altrettanto elastico: esso consente  all'organo di accettare con facilità un pene di diametro perfino eccezionale purché, naturalmente, i muscoli siano stati sottoposti a un certo allenamento. L'adattabilitá della vagina è cosi più acentuata nelle donne che svolgono una regolare o intensa atività sessuale e specialmente nelle pluripare. Una dilatazione dell'anello maggiore di quella "normale", acuisce in genere le sensazioni voluttuose se ciò non comporta dolore. 
          Ghiandole di Bartolino si tratta di due grosse ghiandole appiattite che si trovano sotto la metà posteriore delle piccole labra, e hanno preso nome dallo scopritore, il medico danese Gasparino Bartholin. Sono collegate con la parete interna di ciascun labbro da un condotto che sbocca all'orifizio vaginale e, quando l'eccitamento sessuale ha raggiunto un buon livello, secernono un liquido vischioso e incolore: complessivamente  2-3 gocce nelle nullipare e, al massimo, 6-7 nelle pluripare. Tale liquido sgorga dai condotti  lubrificando in parte l'orifizio appena menzionato sia per rendere più agevole la penetrazione da parte del pene a sia per facilitarne lo scorrimento durante il raporto. 
               Il clitoride é probabilmente l'organo più sensibile dell'aparato genitale femminile, quello che risponde più prontamente alto stimolo erotico. I punti in comune con il pene sono molti. I due organi hanno la medesima origine. Esso reagisce con l'erezione e poi, se gli stimoli persistono, provocano lo scatenamento dell'orgasmo. 
               Il clitoride è saituato nella parte più alta della vulva, dove si congiungono le picole labbra, e vi fanno capo le parti terminali del nervo che riceve e trasmette le sensazioni voluttuose. Lo riveste l'ultima propaggine delle piccole labra denominata prepuzio, ed è composto dalla radice, dal corpo che corrisponde all'asta del pene e misura 2-3 cm. di lunghezza, e dal glande che, come quello mascile, ha forma relativamente conica  e un diametro variabile da soli 2 a 5 millimetri, con eccezioni di 10 mm. Esso si affaccia dal prepuzio, per cui è facilmente visibile. 
              All interno, l'organo è formato da corpi cavernosi ricoperti di una membrana: l'eccitamento  sessuale vi richiama una notevole quantità di sangue il cui accumulo porta all erezione del corpo e all'inturgidimento del glande. Tali modificazioni non sono comunque rilevanti, salvo in casi particolari, quando il volume giunge a raddoppiare. Il massimo grado sempra venga raggiunto dalle donne che hanno praticato a lungo la masturbazione. In esse, la risposta gli stimoli risulta anche più pronta e intensa e l'orgasmo sopravviene prima. Gli studiosi più evoluti, considerano semplicistiche le teorie del passato, sul ruolo del clitoride nell'atività sessuale femminile: concordano, comunque, sul fato che esso avvia l'eccitamento erotico e poi lo sostiene fino a quando l'epicentro non siè spostato nel profondo della vagina. Esso avreble insomma, la fuzione della fascina che avvia il fuoco. 


               L'orgasmo definito "clitorideo" è considerato meno intenso, meno soddisfacente, e soprattutto, meno rilassante di quelo vaginale. La distinzione esiste in linea assoluta, ma le reazioni fisiologiche sono identiche. Le preferenze, d'altra parte, variano da soggetto a soggetto: le donne che hanno maturato in pieno la propria femminillità trovano particolare soddisfazione nel raggiungimento dell'orgasmo vaginale. Le più giovani ripiegano spesso su quello clitorideo ma la maggioranza apprezza l'uno e l'altro. 
                  Interni della vagina é l'organo per cosi dire reppresentativo della sessualitá femminile e svolge molteplici compiti. Accoglie il pene e trattiene il liquido seminale maschile durante i raporti sessuali, entra a far parte del canale del parto e consente al sangue mestruale di defluire verso l'esterno. Consta di una cavitá "virtuale! in condizioni di riposo, che inizia a livello della velva e termina intorno al collo dell 'utero. Il termine "virtuale"  sta a indicare che le pareti sono a contatto.
              L'orifizio esterno è parzialmente sostituito da una piega della mucosa, sovente di forma circulare e tendente all'ovale, chiamata imene che, pur consentendo la fuoruscita del sangue mestruale e delle secrezioni vaginale, quando è intergro di regola chiude quasi totalmente l'orifizio estesso. Il diametro dell'aperturaè minore di 2 cm. ma talvolta l'imene è appena accennato, opure è taalmente elastico, da consentire uncauto rapporto sessuale completo senza che venga compromesso lo stato di verginità anbatomica. Esistono, al contrario, imene nom performati o tatalmente robusti da richiedere l'intervento del chirurgo. 
             Al primo coito, l'imene solitamente sdi lacera e con il parto si riduce a um certo numero di rilievi irregolari chiamati "caruncole mirtiformi". La deflorazione è tavolta traumtizante e incide negativamente, per um periodo di tempo più o meno lungo sulla sessualitá femminile, soprattutto a causa dell'impreparazione dell'uomo a compierla. L'evento è ancora di grande importanza: nonostante le nuove generazioni tendano a iminimizzarlo, rimare pere sempre impresso nella memoria della dona, condizionandola quando più essa è sensibile. 

            Dall'orifizio si accede all'introito della vagina, ricco di fasci muscolari capaci di contrazioni involontarie durante l'orgasmo. Tali contrazioni possono anche assere volontarie al fine di aumentarre le proprie sensazioni di piacere e avvicinarene l'acme,opure per accrescere quelle dell'uomo. La parte centrale del canale vaginale è costituita da un conduto leggermente curvo in alto, le cui pareti anteriore e posteriore vengono a contatto reciproco. Esse sono caratterizzate da una serie di rughe trassversali (fig. sopra) ricche di "corpuscoli sensitivi", che durante lo sofregamnento con il pene generano accitamento. Tali rugosità si riducono temporaneamente dopo l'orgasmo, sono tanto meno accentuate quanto pù la donna tende alla fridità, e si appiattiscono in età avanzata. 
             Nella porzione superiore, la parete anteriore della vagina si inserisce molto in basso sul collo  dell'utero dando luogo, al lati, a sacche chiamate "fornici".
               La capacità di dilatazione dell'organo sono sorprendenti. Una vagina di 2-2,5 cm di diametro e di 8 cm di lunghezza, in piena fase di ecitamento si allarga agevolmente fino a tre voltemente la lunghezza passa a 12-15 cm. 
              La parete vaginale è attraversata da gran numero di vene comunicanti con gli organi vicini; vi fanno capo inoltre, fibre nervoseche partecipano al mecanismo dell'orgasmo. Nella parte posteriore, l'orgasmo è fissato al reto, particolare di rilievo nell'erotismo femminile dato che il coito rettale non di  radoè gradito e tavolta viene sollecitato. 
L'arte di Romeo 

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