Gli organi sessuali non sono quasi interessati dallo sviluppo in statura. Le modificazioni della sessualità in questo periodo rimangono nascoste essendo esclusivamente di natura psichica. Si manifesta di solito un desiderio puntiglioso di indipendenza, da cui insofferenza nei confronti della famiglia e, in contrapposizione, ricerca di legami amichevoli con coetanei dei proprio sesso. Tali legami assumono spesso sfumature morbose e nei limite trascianano a esperienze erotiche che, comunque, non vanno sopravalutate perchè in genere non lasciano tracce.
Le femmine si danno atteggiamenti civettuoli per lo più fine a se stessi, ma il fatto è sintomatico di un inizio di erotizzazione. Il periodo pre-pubere si conclude con la comparsa dei primi peli sul pube e sotto le ascelle. Nelle femmine, lo sviluppo delle mammelle precede con una certa frequenza dei peli pubici; il fenomeno no deve preoccupare se le dimensioni del seno non diverngono esagerate.
Nell'adolescenza, l'organismo umano è paragonabile a un cantiere edile nel quale sono state gettate le fundamenta e tutto è ormai pronto per innalzare l'edificio; i materiali necessari sono ordinati sul posto o nei magazzini, i macchinari hanno superato i collaudi e possono antrare in funzione da un momento all'altro mente le maestranze non aspettano che il via per iniziare il lavoro.
Attraverso i lenti preparativi dell'ultima parte dell'infanzia, l'organismo ha raggiunto un tale livello di efficienza da poter sostenere lo sforzo riquiesto dalla grande avventura fisiologica biologica e psicologica della pubertà. E' un'avventura che si protrae almeno per due o tre anni ma talvolta assai più a lungo; un periodo di crisi generale che dal punto di vista psicologico si esprime con nervosismo, emotività, ipersensibilità pronte a sfociare nell'asasperazione, con una sensazione di smarrimento dato dalla consapevolezza che qualcosa nell'organismo sta radicalmente mutando e che si tratta di un mutamento senza ritorno. La ricerca della propria personalità e quindi di esperienze dirette, l'urto con l'ambiente famigliare nel quale l'adolescente si sente più o meno represso, l'avvicinarsi di responsabilità fino allora ignorate nei confronti di sé stesso e dagli altri e numerosi altri fattori de pari importanza, creano nei ragazzi in està puberale uno stato di perpetua tensione.
Da ciò la necessità, per i genitori e gli educatori, di tenere sempre le loro difficoltà, dimostrando pazienza, comprensione e tolleranza.
Per aiutare i giovani in questo delicato periodo, è essenziale una spiegazione asauriente e libera da anacronistici pregiudizi, del fenomeni che in essi si stanno verificando e del loro fine ultimo.
Se i genitori o la scuola - che indubbiamente è la sede più adatta per trattare l'argomento - vengono meno a questo dovere, i ragazzi cercheranno spiegazioni altrove. Le otterranno, ma distorte o frammentarie e quindi con effetti negativi, a meno che non prendano l'iniziativa di rivolgersi allo specialista.
Nicéas Romeo Zanchett
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